Bonus ristrutturazione 2018: requisiti e come richiederlo

Bonus ristrutturazione 2018: quali sono i requisiti 2018 per fruire della detrazione 50% sulle spese di riqualificazione edilizia fino al 31 dicembre? 

Come funziona il bonus ristrutturazione e come richiederlo?

Cerchiamo di rispondere a tutte queste domande basandoci sull’ultima guida alle ristrutturazioni dell’Agenzia delle Entrate e sul testo della Legge di bilancio 2018 (in approvazione definitiva prima di Natale) che ha riconfermato il bonus per tutto il 2018senza modifiche ed insieme al bonus mobili e bonus elettrodomestici

Nell’articolo parleremo anche della novità assoluta del 2018 che ha visto l’inserimento in Manovra del nuovo bonus verde 2018 per giardini, terrazzi e balconi anche condominiali per la riqualificazione del verde urbano.

Andiamo quindi ad illustrare in primis le novità della Legge di Stabilità 2018 e poi cos’è e come funziona il bonus ristrutturazione 2018, a chi spetta e quando la detrazione 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia e quali sono le spese ammesse all’agevolazione.

 

Bonus ristrutturazione 2018: novità Legge di Bilancio

Quali sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio al bonus ristrutturazione 2018? Le novità introdotte dalla nuova legge di Bilancio 2018 ai bonus casa 2018, sono tante ma nessuna riguarda la detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per la riqualificazione edilizia. Il bonus rstrutturazione 2018, non ha quindi subito modiche, rispetto all’altro anno se non la novità che il bonus è stato riconfermato fino al 31 dicembre 2018 con gli stessi requisiti e modalità di fruizione.

Tra le agevolazioni edilizie riconfermate dalla Legge di Bilancio 2018, anche quella del bonus mobili 2018 e di conseguenza del bonus elettrodomestici 2018, riconfermati fino al 31 dicembre 2018.

  • Dal 1° gennaio 2018, è possibile fruire a seguito di lavori di ristrutturazione effettuati nel 2017, il bonus mobili ed elettrodomestici.
  • Un’altra novità inserita nella Legge di Bilancio 2018, è l’introduzione di una nuova agevolazione fiscale che mira alla riqualificazione del verde urbano con il cd. bonus verde.
  • Il bonus verde o bonus verde urbano,  in pratica, è una nuova detrazione pari al 36% delle spese sostenute per la riqualificazione del verde di giardini, terrazzi e balconi sia privati che condominiali, per un massimo di spesa detraibile pari a 5.000 euro.
  • In seguito all’approvazione definitiva della Manovra avremo più dettagli in merito.
  • Anche per l’Ecobonus 2018, c’è una novità che non farà piacere a tanti contribuenti, la detrazione al 65% che spetta appunto con l’ecobonus per la riqualificazione ed il risparmio energetico, scende al 50% per la sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale tramite caldaie a condensazione e a biomassa.
  • Secondo le ultime novità il bonus caldaia 2018 è al 65% se si provvede ad istallare una caldaia a condensazione tecnologicamente più avanzata, classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, al 50% per le caldaie di classe A, 0% quelle di classe B.
  • Il sisma bonus 2018 grazie al quale è possibile detrarre nella dichiarazione dei redditi, su un ammontare delle spese non superiore a 96 mila euro, una percentuale variabile dal 50% fino all’80% per i privati e fino all’85% per i condomini, a secondo le tipologie di intervento, rimane invariato e confermato fino al 2021.
  • Dal 2018, per i condomini ubicati nelle zone sismiche 1,2 e 3, spetta un bonus unico condominio 2018 all’80% e all’85% se si effettuano contestualmente lavori agevolabili con il sismabonus + ecobonus.

Andiamo ora ad illustrare il bonus ristrutturazione 2018.

 

Bonus ristrutturazione 2018: cos’è e come funziona?

Che cos’è il bonus ristrutturazione 2018? Il bonus ristrutturazione, è un’agevolazione fiscale, regolata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 Tuir, che spetta sugli interventi di ristrutturazione edilizia.

In pratica, il bonus, consiste in una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese sostenute per realizzare i lavori fino ad un massimo di spesa pari a 48.000 euro.

Tale detrazione fiscale, però, grazie agli interventi dei vari governi che si sono succeduti nel tempo, è stata aumentata al 50% a partire dalle spese sostenute dal 26 giugno 2012.

Oggi, grazie alla nuova Legge di Bilancio 2018, la suddetta detrazione 50% è stata prorogata senza modiche fino al 31 dicembre 2018, fatta eccezione del bonus mobili ed il bonus elettrodomestici che sono stati cancellati e sono quindi in vigore fino alla fine di quest’anno.

Per cui fino al 31 dicembre 2018, i contribuenti, possono continuare a beneficiare della detrazione 50% delbonus ristrutturazione 2018.

Come funziona il bonus ristrutturazione? Il bonus ristrutturazione 2018, funziona come nei passati anni, per cui il contribuente interessato a fruire della detrazione delle spese, deve effettuare il pagamento di tutte le spese mediante il cd. bonifico parlante riportante l’apposita dicitura, bonfico ordinario, carta di credito o debito.

Una volta ottenuti tutti i documenti richiesti, e che vedremo in elenco nei successivi paragrafi, il contribuente ha la possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute per un massimo di 96.000, suddividendo l’importo totale della detrazione spettante, in 10 quote annuali di pari importo.

La prima quota detraibile del bonus ristrutturazione, è dichiarative dall’anno successivo a quello delle spese, per cui se sono state effettuate nel 2018, la prima quota deve essere fruita a partire dalla dichiarazione dei redditi 2019 fino a quella del 2030.

 

Bonus ristrutturazioni 2018: guida spese ammesse, requisiti e come richiederlo?

Il Bonus ristrutturazioni è stato confermato fino al 31 dicembre 2018: i contribuenti pertanto possono continuare a beneficiare dello sconto Irpef del 50% sulle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione del proprio immobile.

A partire dal 1° gennaio 2019, la detrazione, dal 50% tornerà al 36% della spesa sostenuta e nel limite massimo di 48.000 euro.

Proseguiamo ora la spiegazione del bonus ristrutturazione 2018, tenendo conto che il bonus non è stato modificato dalla legge di bilancio 2018 e pertanto i requisiti e le modalità di fruizione e come richiederlo, sono rimaste le stesse di quelle indicate nella guida bonus ristrutturazione Agenzia delle Entrate.

Nei prossimi paragrafi quindi andremo a vedere quali sono le spese ammesse al bonus ristrutturazione ed in particolare, quali sono gli interventi per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni dei condomini in Italia, oggetto di agevolazione fiscale.

Ricordiamo che chi rientra nelle agevolazioni fiscali del bonus ristrutturazione, accede anch al bonus mobili, ecco una pratica guida su bonus mobili come funziona, come ottenerlo e pagarlo.

 

Bonus ristrutturazioni 2018 a chi spetta? Beneficiari:

A chi spetta il Bonus ristrutturazioni 2018? Il diritto a fruire del bonus ristrutturazione nel 2018 è per tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF o all’IRES che siano residenti o no, in Italia.

La detrazione del 50% sull’Irpef o Ires, spetta però non solo al proprietario dell’immobile ma anche al titolare del diritto di godimento e da quanti pagano le spese, per cui anche al:

– familiare convivente: il coniuge, il componente dell’unione civile, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.

– il coniuge separato qualora assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;

– il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Chi ha diritto al Bonus ristrutturazioni 2018 è quindi il:

  • proprietario;
  • nudo proprietario;
  • titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatario o comodatario;
  • socio di cooperative divise e indivise;
  • l’imprenditore individuale ma solo per l’immobile non strumentale o merce;
  • soggetto che produce redditi in forma associata, per cui società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per l’imprenditore individuale.

Altresì il bonus ristrutturazione spetta in caso di preliminare di vendita, compresso, a chi ha acquistato l’immobile se:

  • è entrato in possesso dell’immobile;
  • esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
  • è stato regolarmente registrato il compromesso.

Inoltre bonus ristrutturazione 2018 spetta anche a chi esegue i lavori sull’immobile da solo, in questo caso si ha diritto alla detrazione delle spese di acquisto dei materiali edili.

 

Bonus ristrutturazioni 2018: le spese ammesse alla detrazione 50%

Quali sono le spese ammesse al bonus ristrutturazioni 2018 che consentono lo sconto Irpef pari al 50%?

Ecco l’elenco delle spese ammesse al Bonus ristrutturazione così come indicate nella guida dell’Agenzia delle Entrate:

Bonus ristrutturazione 2018: elenco spese ammesse
Tipi di interventi e lavori di ristrutturazione
  • Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 per le parti comuni degli edifici residenziali ed elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 per le singole unità immobiliari residenziali a prescindere dalla categoria catastale cui appartengono.
  • interventi di ricostruzione o ripristino sull’immobile danneggiato a causa di calamità;
  • interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
  • lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche come ascensori o montacarichi e l’installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi definiti tali in base alla legge 104;
  • interventi di prevenzione di atti illeciti: per cui sono ammesse le spese per l’acquisto di cancelli, porte blindate, videosorveglianza, ecc;
  • interventi per la cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • lavori finalizzati al conseguimento di risparmio energetico;
  • adozione di misure antisismiche;
  • bonifica dall’amianto;
  • riparazione di impianti per la sicurezza domestica: riparazione prese, sostituzione del tubo del gas ecc;
  • installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
  • vetri anti-infortunio;
  • installazione del corrimano.

 

Oltre alle spese per l’esecuzione degli interventi ristrutturazione, sono detraibili anche le seguenti spese:

  • spese di progettazione;
  • spese per prestazioni professionali;
  • spese per la messa in regola degli impianti elettrici e a metano;
  • spese per l’acquisto dei materiali;
  • spese per il rilascio della certificazione di conformità dei lavori;
  • spese per perizie e sopralluoghi;
  • IVA, bollo e i diritti: di concessioni, autorizzazioni e denuncia inizio lavori;
  • oneri di urbanizzazione;
  • costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi e agli adempimenti per fruire degli interventi agevolati.

 

Sono ESCLUSE invece le spese di trasloco e custodia mobili.

 

L’elenco completo delle spese ammesse al bonus ristrutturazione, è pubblicato sulla guida alle ristrutturazioni dell’Agenzia delle Entrate.

 

Bonus ristrutturazioni 2018: come richiederlo e quali documenti servono?

Bonus ristrutturazione 2018 come richiederlo? Il contribuente interessato a fruire della detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi di ristrutturazione deve innanzitutto pagare le spese tramite bonifico bancario o postale, conservare tutta la documentazione e calcolare la detrazione spettante che dovrà poi essere indicata nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno in cui si è effettuata la spesa, insieme ai dati catastali dell’immobile oggetto dei lavori agevolabili con il bonus.

Bonus ristrutturazione 2018 documenti: qual è la documentazione che serve per ottenere lo sconto Irpef? Ecco i documenti necessari da conservare e presentare in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate:

  • domanda di accatastamento dell’immobile;
  • ricevute di pagamento IMU;
  • per i lavori condominiali: delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori e tabella della ripartizione delle spese;
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori;
  • concessioni, autorizzazioni allo svolgimento dei lavori o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà indicante data di inizio dei lavori e compatibilità con le spese ammesse al Bonus ristrutturazioni.

 

Bonus ristrutturazioni 2018 come devono essere pagati i lavori di ristrutturazione?

Il contribuente, al fine di fruire del bonus ristrutturazioni 2018, deve pagare i lavori di ristrutturazione SOLO ed esclusivamente tramite il cd. bonifico parlante, ossia mediante bonifici bancari o postali, carta di credito o debito, indicati i seguenti dati:

  • causale del versamento: per i lavori edili va indicata la seguente norma:  articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
  • codice fiscale del beneficiario;
  • codice fiscale o Partita Iva di chi esegue i lavori.

Per l’esecuzione dei lavori di parti comuni dei condomini:

  • causale del versamento: per i lavori edili va indicata la seguente norma:  articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
  • codice fiscale del beneficiario;
  • codice fiscale o Partita Iva di chi esegue i lavori.
  • Codice fiscale del condominio;
  • Codice fiscale dell’amministratore o del condomino che effettua il pagamento.

Nel bonifico ristrutturazione, vanno indicate anche tutte le persone che sostengono la spesa e che vogliono di conseguenza fruire della detrazione.

 

Fonte: www.guidafisco.it